Sepsi o setticemia: il killer silenzioso

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Sepsi o setticemia: il killer silenzioso

25-09-2019 - scritto da Paola Perria

La sepsi o setticemia è un’infezione sistemica poco conosciuta ma molto temibile, perché in poche ore può portare alla morte.

Come riconoscere i sintomi delle sepsi e salvarsi la vita.

 

In origine c’è un’infezione batterica da qualche parte nel corpo. Un’infezione sottovalutata o mal curata che si diffonde attraverso il sangue, andando ad invadere l’intero organismo che in poche ore collassa. Il rischio, altissimo, è quello di morire senza poter far nulla per riuscire a bloccare il processo infettivo e la conseguente risposta infiammatoria. È questa la sepsi o setticemia, un pericolo occulto e poco conosciuto, che però può verificarsi.

 

La sepsi o setticemia è una terribile complicanza che i medici che lavorano negli ospedali conoscono bene, perché i soggetti più vulnerabili sono coloro che sono reduci da interventi chirurgici, anche semplici, le donne che hanno partorito (sia in modo naturale che, soprattutto, attraverso il taglio cesareo), e in generale chi è ricoverato. Perché è proprio nelle cliniche che si annidano molti batteri “ostici” che sono all’origine di infezioni che durante un ricovero è più facile contrarre.

 

In realtà i sistemi di protezione a disposizione del nostro organismo, le norme igieniche e le precauzioni che vengono prese dal personale medico e paramedico nei confronti dei pazienti, relegano a rarissima l’eventualità di rischiare la vita per sepsi. Ciononostante, è importante sapere come questo big killer agisce, quali sono i sintomi da riconoscere e cosa fare. 

 

COS'E' LA SEPSI O SETTICEMIA

La sepsi è innescata da un’infezione qualunque, che può essere provocata dalla puntura di un insetto, una ferita non adeguatamente disinfettata e andata in suppurazione, un ascesso interno a carico di organi come le vie urinarie o l’apparato riproduttivo, l’intestino, il cervello, le ossa, i polmoni ecc. Da questa condizione di partenza si arriva ad una sorta di avvelenamento completo dell’organismo dovuto al fatto che a un certo punto il sistema immunitario va letteralmente in tilt a causa di quello che viene definito shock settico.

 

In condizioni normali, i nostri anticorpi individuano il focolaio infettivo e intervengono al fine di disinnescarlo e impedirne la diffusione. Se, però, i germi infettivi si moltiplicano con un'aggressività e rapidità superiori alla norma, allora il sistema immunitario è costretto a rispondere a un attacco massiccio e intensivo, il che, a sua volta, diventa un potenziale pericolo per la salute e persino portare al collasso degli organi interni vitali come il cuore, i reni e i polmoni a causa di un'infiammazione acuta. Questa condizione gravissima viene definita disfunzione multi organo.

 

 

SEPSI O SETTICEMIA: I SINTOMI E COSA FARE

Prima di giungere ad epiloghi drammatici, vediamo come la sepsi si manifesta. Tenendo conto del fatto che la progressione è molto rapida, sono vari i sintomi di setticemia, dai primi stadi a quelli successivi:

  • Difficoltà nel parlare
  • Brividi intensi e dolori muscolari
  • Blocco della diuresi (non si urina per oltre un giorno)
  • Dispnea acuta (enorme difficoltà a respirare)
  • Sensazione di “stare per morire”
  • Pelle a chiazze, comparsa di angiomi sottocutanei, o pallore estremo
  • Febbre alta seguita da ipotermia (la temperatura corporea precipita sotto i 36° C)
  • Perdita di conoscenza
  • Formazione di coaguli nel sangue

 

Nei bambini i sintomi dello shock settico presentano qualche peculiarità di cui tenere conto, tra cui:

  • Pelle a chiazze simili ad ecchimosi, oppure che appare bluastra. L’anomalia cromatica e le eruzioni cutanee non scompaiono neppure se si preme con le dita sull’epidermide
  • Letargia
  • Corpo freddo come marmo
  • Respiro velocissimo
  • Convulsioni

 

 

Di fronte ad un quadro così drammatico come intervenire? Sicuramente con urgenza, recandosi al pronto soccorso in codice rosso, oppure trasferendo il paziente in terapia intensiva se già in ospedale. Le cure prevedono la somministrazione di antibiotici con la speranza che non intervenga il problema ormai comune dell’antibiotico resistenza, che a sua volta è una delle cause della setticemia (perché il corpo non ha risposto alla terapia somministrata per curare l’infezione di partenza). Occorreranno anche idratazione e, se necessario, ossigeno terapia.

 

Tanto prima si interviene - le linee guida parlano di un trattamento d’urgenza entro un’ora dal peggioramento delle condizioni di partenza - tanto maggiori saranno le probabilità di salvare la vita del paziente.

 

Fonte| bbc.com

Categorie correlate:

Malattie, cure, ricerca medica




A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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