Convivere con le MICI
Persone affette da MICI, Malattie Infiammatorie Croniche dell'Intestino, si raccontano in un cortometraggio.
Emozioni, disagi e successi quotidiani di chi vive con una malattia infiammatoria intestinale cronica.
Vivere con le MICI, Malattie Infiammatorie Croniche dell'Intestino non è semplice. Non lo è perché si tratta di patologie poco conosciute, alla cui diagnosi si arriva spesso emotivamente e fisicamente provati, anche a causa delle gravi complicanze che in fase avanzata si possono avere. All'inizio è difficile capire bene di cosa si tratta, come potrà cambiare la vita, cosa comporterà la malattia e la consapevolezza della stessa.
Rabbia, paura, stordimento, ma anche senso di liberazione per aver finalmente scoperto cosa provoca i sintomi intestinali che quando arrivano paralizzano la vita: sono questi i sentimenti dominanti nel momento in cui si riceve la diagnosi, a cui subentrano subito dopo ansia, incertezze ed ancora paura:
Cosa mi precluderà questa malattia? A quante cose dovrò rinunciare?
Poi arriva l'accettazione e la MICI diventa:
Una compagna di vita, a volte tranquilla, a volte ingombrante, ma sempre comunque presente.
C'è e bisogna continuare a vivere, senza rinunciare a sogni, abitudini e progetti, a prescindere da lei.
Sono queste le emozioni e i racconti racchiusi in un cortometraggio realizzato nell'ambito del progetto "Ora che MICI fai pensare", promosso da AMICI onlus in collaborazione con IG-IBD - Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease ed EFCCA - Federazione Europea delle associazioni Nazionali dei Pazienti, con il sostegno educazionale non condizionato di MSD Italia.
Le MICI (le più comuni e note sono la Malattia di Crohn e la Colite Ulcerosa) colpiscono in Italia almeno 200.000 persone, che spesso si sentono sole, in difficoltà, non comprese, perché la disabilità che le riguarda non è visibile e si è soggetti a periodi di remissioni e riacutizzazioni. Non si è neppure tutelati dal punto di vista lavorativo: nelle fasi difficili spesso c'è bisogno di ricoveri in ospedale ed i datori di lavoro non accettano di buon grado la situazione.
Tutto ciò nel cortometraggio è caratterizzato da tante brevi testimonianze di "persone" (prima ancora che "pazienti" ) affette da MICI, raccolte nella quotidianità.
L'obiettivo è di far conoscere meglio queste malattie e come è possibile convivere con loro, ma anche quello di offrire una speranza a chi ha appena scoperto di averle: oggi grazie ai nuovi farmaci la vita è più semplice e la malattia fa meno paura.
Per maggiori approfondimenti potete visitare il sito dell'Associazione AMICI onlus.
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A cura di Cinzia Iannaccio, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2007, blogger, specializzata nel settore della salute e del benessere.
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