La dieta sana per il colon irritabile

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La dieta sana per il colon irritabile

06-05-2016 - scritto da Vanessa Pittiglio

Dolore addominale, costipazione e meteorismo. Come controllare i sintomi del colon irritabile migliorando la dieta, lo stile di vita e lo stress.

I consigli dietetici e comportamentali per contrastare il colon irritabile.

Il colon irritabile, o meglio, la Sindrome dell’intestino irritabile (dall’inglese Irritable Bowel Syndrome o IBS), o semplicemente colite spastica, è una patologia infiammatoria a carico del colon che colpisce maggiormente i soggetti giovani (che hanno meno di 45 anni) e in particolar modo le donne (circa il doppio rispetto agli uomini). 

 

La sintomatologia varia da persona a persona, ma nella maggior parte dei casi i sintomi si alleviano con la defecazione.

 

Quali sono le cause?

Chi soffre della sindrome del colon irritabile possiede un intestino particolarmente suscettibile a fattori fisici e psicologici. Anche se la causa scatenante non è ancora nota, esistono una serie di fattori di rischio che, in combinazione tra loro, possono favorire l’insorgenza del problema:

  • La predisposizione genetica: alcuni studi suggeriscono che la presenza di un parente di primo grado con IBS può aumentare il rischio di malattia
  • L'alimentazione e lo stile di vita: in particolar modo giocano un ruolo fondamentale le allergie e/o le intolleranze alimentari, anche se ancora non si è ben compreso il meccanismo, e la sedentarietà
  • Lo stress: stati di ansia e depressione tendono a peggiorare la sintomatologia
  • cambiamenti ormonali: alcuni ricercatori ritengono che gli sbalzi ormonali possono essere considerati dei fattori di rischio nell’insorgenza della patologia; ecco perché le donne sono le più colpite rispetto agli uomini, in particolare molte riferiscono un peggioramento della sintomatologia durante il ciclo mestruale
  • Altre patologie concomitanti: a volte la presenza di un'altra malattia, come ad esempio un episodio acuto di diarrea infettiva (gastroenterite) o la proliferazione batterica, possono innescare la sindrome

 

È importante notare che la colite è una patologia molto legata alla componente psicologica, quindi spesso l’alimentazione non rappresenta la causa principale, in quanto alimenti ben tollerati da alcune persone possono risultare fastidiosi per altri e viceversa. Tuttavia adottare un corretto stile di vita sicuramente può essere di grande aiuto per tenere sotto controllo la sintomatologia.

 

Cosa fare dunque per alleviare o prevenire quei fastidiosi disturbi?

  • Limitare i cibi che possono causare meteorismo: appartengono a questa categoria la caffeina, il cioccolato, le spezie, l’alcol, le bevande gassate, i prodotti lattiero-caseari, gli alimenti ad elevato contenuto di zuccheri, cibi grassi, alcune verdure come fagioli, cavoli, cavolfiori e broccoli, i dolcificanti artificiali come sorbitolo e xilitolo. Inoltre è buona norma evitare deglutizioni frequenti, come masticare chewing-gum o succhiare caramelle o bevande con l’ausilio della cannuccia
  • Ridurre l’assunzione dei FODMAPs: alcune persone sono sensibili a particolati tipi di carboidrati a catena corta noti come FODMAPs (Fermentable Oligo-, Di-, Mono-saccharides And Polyols), che si trovano in alcuni cereali, nella verdura, nella frutta e nei prodotti lattiero-caseari, che, se non vengono prontamente assorbiti dall’intestino, vengono attaccati dalla microflora intestinale, che li fermenta causando meteorismo, crampi e dolore addominale
  • Ridurre la costipazione: cercare di evacuare regolarmente, evitando di inibire lo stimolo della defecazione. Anche se le fibre, presenti nei cereali integrali, nella frutta e nella verdura, possono aiutare a ridurre la stitichezza, spesso sono anche la principale fonte di malessere intestinale, soprattutto se consumate in dosi eccessive. L'approccio migliore è quello di aumentare lentamente la quantità di fibre assunte con la dieta
  • Prestare attenzione ai prodotti lattiero-caseari: soprattutto se si è intolleranti al lattosio, sostituire il latte con lo yogurt, ricco di fermenti lattici che aiutano a riequilibrare la flora batterica intestinale, e con alimenti ricchi di probiotici in generale
  • Tenere un diario quotidiano: il diario alimentare è un valido strumento dove annotare tutto ciò che si mangia e se si hanno sintomi dopo aver mangiato un particolare tipo di alimento. In questo modo è possibile discriminare i cibi che causano i fastidi e che quindi si possono eliminare o limitare
  • Mangiare ad orari regolari: non saltare i pasti, cercare di mangiare lentamente e alla stessa ora ogni giorno e consumare i pasti in un ambiente tranquillo e rilassante aiuta a regolarizzare la funzionalità intestinale
  • Bere molti liquidi: se si soffre di stitichezza, una corretta idratazione aiuta ad ammorbidire le feci, favorendo una corretta motilità intestinale; se si soffre di diarrea, bere molta acqua aiuta a prevenire la disidratazione causata dalle frequenti evacuazioni
  • Praticare una regolare attività fisica: l'esercizio fisico aiuta ad alleviare lo stress e la depressione, stimola le normali contrazioni (peristalsi e segmentazione) dell’intestino e può aiutare a sentirsi meglio con se stessi


Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il parere del medico specialista. Pertanto si raccomanda di chiedere informazioni al proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.



A cura di Vanessa Pittiglio, Dottoressa in Infermieristica e Biotecnologie.

 

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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.

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