La gelosia per il nuovo fratellino
Quando il nuovo arrivato scatena la gelosia del primogenito, non spaventiamoci e non cediamo al ricatto.
Spieghiamogli semplicemente che l’amore non ha misura, non si divide ma si moltiplica

Non esiste una formula che permetta di risolvere il problema della gelosia verso il secondo figlio, come se si trattasse di un’operazione matematica. Può, anzi, succedere che si mettano in atto comportamenti che, a volte, peggiorano le reazioni del primogenito o degli altri figli se la famiglia è numerosa. Ad esempio, per difendere il primogenito dalla gelosia e dal dolore, alcuni genitori arrivano quasi a negare l’esistenza del neonato affermando che è poco importante, piccolo e incapace. A questo corrisponde l’esaltazione di tutto ciò che, invece, “il grande” è in grado di fare. Di fatto, però, il nuovo arrivato stimola tenerezza e gioia e ogni progresso rende felici. Inoltre, amici, parenti e conoscenti sono attratti dal piccolino e gli dedicano cure e attenzioni. Insomma, si verifica una discrepanza tra ciò che gli viene raccontato e ciò che in realtà si verifica, per cui il primogenito si sente ancora più in pericolo e la minaccia del neonato è tanto più grande quanto negata.
Bisogna cercare di essere chiari, riconoscere al bambino la fatica di dividere i privilegi ma spiegargli anche che l’amore non ha misura, non si divide ma si moltiplica. Un atteggiamento sufficientemente sereno gli darà la tranquillità rispetto alla paura di perdere l’amore.
Con la nascita di un fratellino o di una sorellina tutto cambia, sia per i genitori sia per il primogenito. Ciò che è importante sapere, però, è che il bambino ha tutte le risorse necessarie per affrontare la “novità” e che non deve per nessun motivo sentirsi imbrogliato! Se invece sente confermato quanto ha realizzato, e cioè che le cose sono cambiate, può riconoscere la gelosia e, se può viverla ed esprimerla, è facilitato nel trovare modi adeguati per gestirla.
In sintesi: la gelosia è un fenomeno transitorio che si evolve e ogni bimbo ha le sue strategie per misurare il mondo degli affetti. Non trasmettiamogli ansia, paura e incertezze. Lasciamo da parte gli eventuali sensi di colpa. Facciamolo partecipare attivamente alla gestione del neonato, coccoliamolo di più ma non facciamoci ricattare da atteggiamenti egocentrici e dittatoriali.
Non spaventiamoci neanche se assume atteggiamenti aggressivi o, al contrario, ci ignora (in genere la mamma): nelle fasi iniziali potrà sentirsi tradito ma se abbiamo un atteggiamento comprensivo, ci liberiamo di inutili e dannosi sensi di colpa e lo coinvolgiamo, la gelosia verrà ben gestita. Attenzione: non diciamo che non ci sarà. Il confronto ci sarà sempre, ma il bambino imparerà ad affrontare in maniera costruttiva questo sentimento che, nell’arco della vita, dovrà incontrare in altre occasioni.
I figli si fanno crescere aiutandoli nelle frustrazioni e non evitandole o caricandole su se stessi.
References
Dott. Alberto Ferrando
Pediatra di famiglia e Ass. Pediatri Extraospedalieri Liguri (APEL)
www.ferrandoalberto.it
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Allattamento, salute del bambino, neonato e bambino
Genitori e figli, famiglia, rapporto mamma e bimbo
A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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