Probiotici e fermenti lattici sono la stessa cosa?
Esiste una differenza tra probiotici e fermenti lattici? Sì, e la spieghiamo qui
Caratteristiche dei probiotici e differenze con i "semplici" fermenti lattici
Probiotici e fermenti lattici per molti consumatori sono la stessa cosa. Non è così: la differenza è sostanziale.
Con il termine fermento lattico si è soliti fare riferimento a batteri o lieviti (come il Saccaromyces), capaci di metabolizzare principalmente il lattosio, un disaccaride presente abbondantemente nel latte (ove rappresenta circa il 98% degli zuccheri totali) ed in misura variabile nei suoi derivati. Il prodotto prevalente della biofermentazione è l’acido lattico ed i batteri capaci di operarla appartengono, per lo più, ai generi Lactobacillus, Lactococcus, Leuconostoc, Pediococcusm, Streptococcus ecc.
Questa caratteristica è comune a numerosi microrganismi, ma solo un numero definito di essi, sembra compiere processi di trasformazione organica che possono “tornare utili all'organismo umano”. Ecco allora i probiotici. I probiotici, rappresentano quell'insieme di microrganismi differenti, in grado di promuovere un effetto benefico sulla flora batterica intestinale e sulla salute generale dell’individuo.
La flora enterica (microbiota) svolge molte importanti funzioni. Oltre ad aiutare i processi digestivi, produrre vitamine e micronutrienti, costituisce una vera e propria barriera difensiva, atta a proteggerci dall’attacco dei batteri nocivi; in più, sembra sia capace di regolare positivamente, anche, le funzioni del nostro sistema immunitario.
Di uso comune, nell’ambito della categoria dei batteri probiotici, sono il Bacillus coagulans, il Lactobacillus acidophilus, il Lactobacillus Johnsonii La1 (LC1), il Lactobacillus gasseri, il Lactobacillus Casei, il Bifidobacterium lactis BB-12, Bifidobacterium longum, Bifidobacterium infantis e molti altri.
Questi fermenti, resistenti all'azione acido-gastrica, hanno la capacità di arrivare vivi e vitali sino all'intestino, dove possono riprodursi e contribuire a migliorare lo stato di salute dell’ospite.
Particolarmente diffusa è oggi la prescrizione di probiotici, quale supporto terapeutico in caso di disfunzioni dell'apparato digerente. Essi forniti in adeguate concentrazioni, sono utilizzati per riequilibrare le funzioni enteriche, rafforzare le difese immunitarie, coadiuvare e supplire l'azione degli antibiotici.
In base ad alcuni studi, i probiotici influirebbero favorevolmente su condizioni patologiche, non solo locali, ma anche sistemiche. Nonostante in proposito vi siano pareri ed ipotesi alquanto discordanti, è, difatti, probabile che i fermenti probiotici espletino un'azione benefica anche in caso di disturbi ed infezioni a carico dell’apparato respiratorio e dell’apparato genito-urinario, in caso di sindromi infiammatorie intestinali, sindrome metabolica, allergie ed intolleranze alimentari.
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Dieta, Alimentazione e Integrazione Nutrizionale
A cura di Roberta Madonna, Biologo Nutrizionista Specialista in Biochimica Clinica, dal 2008 si occupa di Nutrizione Umana Fisiopatologica, Dietetica Clinica, Nutrizione Sportiva ed Educazione Alimentare.
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