Riaprire casa dopo mesi? Occhio agli ospiti sgraditi

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Riaprire casa dopo mesi? Occhio agli ospiti sgraditi

27-06-2017 - scritto da Paola Perria

Scopri come ripulire da cima a fondo la tua casa delle vacanze e “sfrattare” allergeni come acari, muffe e polvere.

Come evitare che la vacanza diventi un incubo per la tua salute. Con la collaborazione di Dyson.

 

Se di casa ne hai una sola, questo articolo ti interessa poco. Ma mettiamo che, invece, tu abbia almeno un’altra abitazione – quella delle vacanze, anche in condivisione, o quella dei tuoi genitori o parenti di cui ogni tanto devi prenderti cura. Ecco, se è questo il tuo caso, abbiamo un sacco di cose da dirti.

 

Avrai fatto caso che, ogni volta che riapri porte, finestre e verande di alloggi rimasti chiusi e disabitati per molti mesi, ti assalgono cose antipatiche come polvere e sentore di muffa.

 

E’ normale, pensi. In effetti lo è. Ma quello di cui probabilmente non ti rendi conto è che, durante il periodo in cui la casa restava deserta di presenza umana, si “animava” di altra presenza microscopica, spesso invisibile ad occhio nudo, ma molto, molto molesta. Ci riferiamo agli acari della polvere, quei minuscoli animaletti che provocano un sacco di problemi a chi è soggetto a specifiche allergie.

 

A proposito di polvere, leggi il commento dell’esperto, Dr. Filippo Fassio, specialista in allergologia ed immunologia clinica.

 

Ma dentro una casa vuota e chiusa, senza ricambio d’aria e senza un’adeguata e regolare pulizia, si forma o si accumula anche dell’altro:

  • Colonie di insetti infestanti come tarme, formiche o cimici, ad esempio;
  • Muffe, le cui spore si diffondono negli ambienti diventando tossiche e trasformandosi in un pericolo per la salute tua e dei tuoi cari (soprattutto dei bambini);
  • Pollini delle piante, che possono penetrare anche nelle case chiuse, specie se situate al mare o in campagna in zone ventose, attraverso i filtri dell’aria e persino dei condizionatori. Come sai, i pollini contengono sostanze irritanti chiamate allergeni che in individui predisposti producono sintomi molto antipatici, come rinite e asma.

 

Approfondiamo la questione dei pollini.

 

Seppure non soffri di pollinosi, tieni conto della stagionalità. Se riapri la tua casa in estate, è facile che il vento abbia trasportato i pollini delle fioriture primaverili all’interno.

 

Stiamo parlando di particelle minuscole, nell’ordine dei 9 micron (unità di misura infinitesimale), che quindi possono tranquillamente intrufolarsi sotto le porte e le finestre e depositarsi all’interno.

 

Se la tua seconda casa è anche vecchiotta, con infissi deteriorati o comunque non proprio a prova di scasso, già al primo ingresso fiuterai nell’aria qualcosa di strano, e non solo odore di stantio e di chiuso. Potresti sperimentare disturbi come mal di testa, occhi arrossati, difficoltà a respirare, senso di debolezza.

 

Occhio ai bambini, perché sono molto più vulnerabili degli adulti agli allergeni e l’esposizione massiccia a pollini e muffe può aumentare il rischio che sviluppino malattie infiammatorie di tipo allergico come dermatiti, tosse e asma.

 

Se, invece, la casa è dotata di riscaldamento centralizzato e nei mesi invernali è rimasta disabitata, l’aria potrebbe contenere tracce di gas e particelle da combustione tossiche per la tua salute. L’inquinamento indoor, che nelle case ermeticamente chiuse per molti mesi all’anno aumenta in modo esponenziale, rappresenta un rischio per te e per la tua famiglia.

 

Ti abbiamo già parlato degli allergeni principali – come gli acari e i pollini – e delle muffe, che si formano soprattutto negli angoli umidi della casa per poi diffondersi compromettendo la salubrità dell’ambiente domestico. Ma ci sono tantissime altre microspore e particelle volatili che arrivano o si sprigionano dai materiali con i quali è costruita l’abitazione e che andrebbero eliminati. Tra gli altri: polvere di cemento, fibra di vetro, pigmenti di vernice ecc.

 

Detto questo, veniamo ora al dunque. Cosa fare per riaprire casa nel modo giusto? Occorre aprire tutto, arieggiare e pulire da cima a fondo. Ma… come?

 

Il suggerimento è quello di utilizzare un aspirapolvere molto potente, che non si limiti a spostare la polvere, ma la elimini, catturando anche le particelle più piccole nascoste tra i mobili e il pavimento. Questo è il primo aiuto. Ma la vera soluzione potrebbe essere un purificatore d’aria, che possa ripulire l’atmosfera indoor satura di corpuscoli e polvere, gas, fumo e altro genere di particelle.

 

 

Una volta entrati in casa, mentre ti dedichi ad aprire cassetti, togliere lenzuola da divani e poltrone e lavare i pavimenti, potrebbe bastarti sistemarlo in un angolo e attivarlo. Un buon prodotto potrebbe essere in grado di catturare ogni più microscopico “ospite” che possa aver deciso di soggiornare nella tua seconda casa, inclusi batteri e germi patogeni.

 

I prodotti più tecnologici, come ad esempio il ventilatore e purificatore Dyson Pure Cool™ Link, sono addirittura dotati di App da scaricare sul tuo smartphone, che si collega direttamente con l’apparecchio e che misura l’inquinamento domestico con regolari aggiornamenti che potrai controllare da te, ovunque tu sia.

 

Se lo stato dell’atmosfera indoor non è dei migliori, il purificatore si attiva in modo da eliminare le nuove minacce. Il tutto da remoto.

 

Grazie a questi semplici suggerimenti puoi risparmiare tempo, fatica e starnuti e passare subito alla parte bella della faccenda: goderti di nuovo la tua seconda casa… e le tue meritate vacanze!

 

Leggi tutti gli articoli della rubrica Dyson Dolce Casa.



A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
Profilo Linkedin di Paola Perria
 

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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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