Scarsa qualità dell'aria indoor e sviluppo di asma
Il trattamento dell'asma e delle allergie respiratorie passa anche dalla riduzione degli inquinanti e degli allergeni ambientali.
A cura del Dr. Filippo Fassio, specialista in allergologia ed immunologia clinica.
I fattori ambientali giocano un ruolo di primo piano nelle allergie e nell’asma. In Italia, queste sono proprio le patologie croniche più diffuse nell’infanzia e nell’adolescenza.
Secondo l’OMS, il fenomeno è correlabile anche alla crescente tendenza a vivere molte ore in ambienti chiusi, con elevati livelli di inquinanti chimici e di allergeni.
In particolare, fumo, biossido di azoto, particolato e formaldeide possono causare un aumentato rischio di sviluppare l’asma. Anche la presenza di fonti allergeniche, come acari, muffe e animali domestici rappresentano un fattore di rischio nei confronti di tali patologie. E nell’ambiente indoor queste particelle si concentrano e sono quindi ritrovabili in quantità maggiori rispetto all’ambiente esterno, dove possono disperdersi.
Secondo un recente studio scientifico pubblicato sull’autorevole rivista Pediatrics (1), nei soggetti con asma bronchiale il controllo degli agenti inquinanti e dell’esposizione allergenica indoor ha in certi casi la stessa importanza delle terapie farmacologiche.
Ciò implica che il trattamento delle allergie respiratorie e dell’asma non può ritenersi completo in assenza di un adeguato controllo dell’esposizione agli inquinanti e agli allergeni ambientali, anche e soprattutto quelli presenti all’interno dell’ambiente domestico.
Al tempo stesso, un buon controllo delle esposizioni ambientali potrebbe essere utile nel ridurre le riacutizzazioni e conseguentemente le prescrizioni di terapie farmacologiche.
- Matsui EC, Abramson SL, Sandel MT; SECTION ON ALLERGY AND IMMUNOLOGY.; COUNCIL ON ENVIRONMENTAL HEALTH. Indoor Environmental Control Practices and Asthma Management. Pediatrics. 2016 Nov;138 (5)
Dr. Filippo Fassio
Specialista in Allergologia ed Immunologia Clinica