STRESS OSSIDATIVO E RAGGI ULTRAVIOLETTI

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STRESS OSSIDATIVO E RAGGI ULTRAVIOLETTI

04-06-2017 - scritto da Paola Perria

Stare al sole è piacevole, ma attenzione ai rischi connessi con l’esposizione ai raggi ultravioletti. Indossa gli occhiali da sole per proteggere la tua vista!

Anche gli occhi, come la pelle, invecchiano al sole.

STRESS OSSIDATIVO E RAGGI ULTRAVIOLETTI

Tutti sappiamo che fissare il sole rappresenta un pericolo enorme per la vista, pochi sono però a conoscenza dei possibili danni a lungo termine che anche un’esposizione meno diretta può causare. Il pericolo è costituito dai raggi ultravioletti, che fanno parte dello spettro solare, la cui intensità produce un affaticamento a livello oculare, ma non solo.    

I DANNI DEI RAGGI ULTRAVIOLETTI E BLU

In un organo come gli occhi lo stress ossidativo può aumentare la probabilità di sviluppare malattie come la cataratta o la degenerazione maculare legata all’età, senza contare l’effetto immediatamente stancante sulla vista, che tende a perdere colpi facilmente. Il risultato è che dopo una giornata al sole l’acutezza visiva si riduce. Il rischio di stress ossidativo aumenta nelle stagioni in cui sono più intensi i raggi ultravioletti, ovvero primavera e inizio estate, e in questo periodo dell’anno dobbiamo stare attenti anche quando il cielo è coperto dalle nuvole o se c’è foschia. Infatti se è vero che sul momento gli occhi si affaticano di meno, è altrettanto vero che il danno prodotto dagli ultravioletti si verifica ugualmente.

Attenzione, poi, anche alla luce blu, che nello spettro solare segue quella ultravioletta. La luce blu viene prodotta dalla illuminazione a LED, nei dispositivi elettronici come computer, smartphone, tablet e televisioni. Anche la loro intensità può fare male agli occhi e innescare un processo degenerativo. Altro pericolo per la vista connesso con l’esposizione al sole è il fenomeno della luce riflessa. Si verifica in spiaggia e quando facciamo il bagno in mare o in piscina, perché i raggi si riflettono sulla sabbia e sulla superficie dell’acqua: tanto per farci un’idea dei possibili danni, la sabbia ha un potere riflettente tale che aumenta l’intensità dei raggi del 25%, e l’acqua di mare del 20%! Ma anche la montagna ha le sue insidie, specie in inverno dove la neve riflette i raggi del sole quindi espone gli occhi ad una quantità maggiore di raggi ultravioletti!

COME DIFENDERCI DALL’ECCESSIVA ESPOSIZIONE LUMINOSA

Per fortuna che dallo stress ossidativo prodotto dai raggi del sole ci possiamo difendere egregiamente. La soluzione, oltre alla necessaria prudenza, è rappresentata da un accessorio che spesso consideriamo solo per il suo significato glamour, ma che se usato correttamente può trasformarsi in un formidabile alleato speciale dei nostri occhi: avete già capito, sono gli occhiali da sole! Questi oggetti sono indispensabili per la salute degli occhi, ma attenzione alla qualità delle lenti. Per garantirci una protezione adeguata dobbiamo considerare alcuni parametri fondamentali. Per prima cosa, accertiamoci che sia presente sulle lenti il marchio CE, che ci garantisce il rispetto degli standard di sicurezza e l’alta qualità di montatura e lenti. Secondariamente, per valutare in modo un po’ empirico ma efficace la qualità delle lenti del nostro occhiale nuovo, facciamo un piccolo esperimento: ruotiamole davanti agli occhi. Fatto? Se avete notato una distorsione delle immagini, allora sapete di non aver fatto un buon acquisto. Gli oggetti infatti dovrebbero apparirci sempre uguali come nell’immagine ferma.

Che tipologia di lenti deve avere un buon occhiale da sole? Se gli occhiali scuri ci servono soprattutto in città, per guidare e in generale quando camminiamo per strada, optiamo per modelli semplici ma ben schermanti. Attenzione alla scelta, perchè le lenti scure degli occhiali da sole non sono tutte uguali. Ciascuna ha un potere filtrante identificato da un numero che va da zero, che indica la protezione minima, a 4 che garantisce la massima protezione. Questa indicazione è obbligatoria, e la possiamo riscontrare in un bollino applicato alla lente.

COME REGOLARCI PER LA SCELTA DEGLI OCCHIALI DA SOLE?

Dipende da dove e come useremo gli occhiali. Una lente con filtro zero non ci espone totalmente al danno ossidativo dei raggi ultravioletti e dei raggi blu, ma ha un potere filtrante minimo che assorbe circa il 20% dell’intensità ed è indicato quando la bella stagione non è ancora al culmine o quando il sole è coperto dalle nuvole. Le lenti con filtro 2 e 3 sono le più indicate in generale nelle giornate di massimo sole estivo e invernale in città, mentre al mare e in montagna sarà bene dotarsi di occhiali con potere filtrante 4, che assorbono fino al 97% dell’intensità solare.

Un ultimo consiglio: chi ha occhi chiari è più vulnerabile allo stress ossidativo causato dalla luce solare, pertanto dovrebbe evitare le lenti con filtro zero e partire come minimo da un potere filtrante 2. Tutto chiaro? Al sole sì, dunque, ma in totale sicurezza, anche per i nostri preziosi occhi.

Non dimentichiamoci di chi ha problemi di vista. Non è necessario andare in giro con due paia di occhiali da scambiare quando si passa dagli ambienti esterni a quelli interni: esistono, infatti, lenti graduate, che permettono di difendere gli occhi dai raggi ultravioletti durante l’esposizione di media intensità, cioè in città o nei giorni di sole coperto, mentre non garantiscono la stessa protezione delle lenti oscuranti nei momenti di solleone. Le lenti fotocromatiche sono ideali per chi abbia occhi particolarmente sensibili e soffre di fotofobia ricorrente, perché si adattano all’intensità della luce presente anche negli ambienti chiusi e si possono indossare sempre, anche in casa.

 

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A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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