Come evitare un’intossicazione alimentare
Alcuni buoni consigli da mettere in pratica in cucina per prevenire un'intossicazione alimentare.
Le giuste temperature a cui cuocere la carne, per evitare disturbi intestinali.

Intossicazione alimentare? No grazie, meglio agire di prevenzione! Ma in che modo questo è possibile? Dipende sempre da noi? Fondamentale è comprenderne le cause e cercare di evitarle.
Va detto prima di tutto che un'intossicazione alimentare, come ad esempio la salmonellosi, che è la più frequente, è provocata dall’assunzione di cibo contaminato, da batteri, virus, parassiti o – cosa molto più frequente - dalle loro tossine.
La contaminazione può avvenire in qualunque momento della produzione o preparazione di un alimento, quindi a volte può capitare di acquistarlo già alterato. Questo accade di rado in Italia, dove le regole sanitarie ed igieniche per la produzione e distribuzione dei cibi sono all’avanguardia e vengono fatti numerosi controlli.
Per andare sul sicuro, è opportuno al momento dell’acquisto controllare la data di scadenza ed il confezionamento integro del prodotto e, una volta aperto, verificarne l’aspetto e l’odore prima di mangiarlo.
Ma più in generale, come possiamo evitare un’intossicazione alimentare? Ecco i consigli da non trascurare quando ci si mette in cucina:
- Prima della preparazione dei cibi lavare sempre le superfici e gli oggetti utilizzati, ma prima ancora le mani, con acqua e sapone. Lo stesso andrà fatto subito dopo
- Quando si fa la spesa è meglio conservare i cibi crudi acquistati (carne, pesce, frutti di mare) lontano da altri alimenti, in modo da scongiurare un’ulteriore contaminazione
- Mangiare preferibilmente cibi cotti (la cottura uccide la maggior parte degli organismi nocivi), ma prestando attenzione alla corretta temperatura: la carne trita ad esempio utilizzata per il ragù o un hamburger andrebbe cotta almeno a 71,1°C, mentre le bistecche o le braciole almeno a 62,8°C, ed il pollo ed il tacchino a 73,9°C
- Mettere subito (entro due ore dall’acquisto) in frigorifero o nel congelatore gli alimenti facilmente deperibili (come il latte fresco ad esempio). In estate il cibo si deteriora più facilmente, per questo le infezioni batteriche sono più frequenti. Ecco perchè, con temperature superiori ai 30,° si consiglia di non mantenere alimenti più di 60 minuti fuori dal frigo
- Scongelare il cibo in modo corretto. E’ un errore piuttosto comune quello di lasciar scongelare con gradualità i cibi a temperatura ambiente: meglio nel frigo o più rapidamente nel microonde!
- In caso di dubbi buttare subito il tutto: meglio evitare di assaggiare per sentire se quell’alimento è ancora buono
Fonte: Mayo clinic
Foto: Flickr
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A cura di Cinzia Iannaccio, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2007, blogger, specializzata nel settore della salute e del benessere.
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