Coronavirus: riconoscere il tuo funzionamento
Ecco la seconda delle strategie per gestire la paura da Coronavirus e affrontare lo stress di questi giorni.
Da psichiatri e psicologi alcuni semplici esercizi per gestire la paura.
Nel precedente articolo ti abbiamo parlato del primo esercizio che può aiutarti a trovare le più opportune strategie di gestione della paura e dello stress da Coronavirus. Ora ti diamo altri consigli, mirati a capire come risponde il tuo sistema nervoso alle situazioni che in generale ti producono tensione e agitazione.
#2 RICONOSCERE IL TUO FUNZIONAMENTO
E’ importante che impari a riconoscere le risposte generate dal tuo sistema nervoso autonomo simpatico (il “pedale dell'acceleratore”) e parasimpatico (quello del “freno”).
STEP 1: ELENCO DELLE RISPOSTE FISIOLOGICHE IN CONDIZIONI NORMALI
Prova a pensare a una situazione in cui di solito sei rilassato, cosa accade di solito nel tuo corpo? Come ti accorgi che sei rilassato? Quali sono i segnali del tuo corpo che te lo dicono? Sei in grado di rilassarti bene o c’è sempre un pochino di tensione che non riesci a lasciare andare? Fai un elenco di segnali corporei.
STEP 2: RICONOSCERE I SEGNI FISICI DI IPERATTIVAZIONE E IPOATTIVAZIONE
Adesso prova a immaginare una situazione disturbante, e osserva come il corpo partecipa a questo pensiero: cosa noti? Aumenta il battito cardiaco? Aumenta la respirazione? O diminuiscono?
Prova a disegnare il tuo corpo. Colora in rosso le parti del corpo che senti attivate e in tensione (iperattivazione), e in nero quelle che senti come se fossero “spente” (ipoattivazione). Sai, quando il livello di stress diventa eccessivo, le risposte di iperattivazione e ipoattivazione possono peggiorare e disregolarsi, così come le emozioni.
I sintomi che indicano un eccesso di accelerazione sono:
- Sudorazione
- Irrequietezza
- Tremore
- Respiro veloce/affannato
- Aumento della frequenza cardiaca
- Parlare velocemente
- Sguardo ipermobile e pupille dilatate
I sintomi che invece indicano un eccesso di freno sono:
- Sudorazione fredda
- Sensazione di stordimento o di svenimento
- Incapacità di mantenere l'attenzione
- Respiro lento/leggero
- Diminuzione della frequenza cardiaca
- Voce bassa e narrativa scarsa
- Sguardo verso il basso e occhi in chiusura
E ora, scopri altri esercizi!
Dr. Silvio Presta, Specialista in Psichiatria, Dottore di Ricerca in Neuropsicofarmacologia Clinica, Perfezionato in Psicopatologia dello Sviluppo e Farmacologia e Farmacoterapia dei Disturbi d'Ansia.