Effetti genetici delle radiazioni nucleari
Possono essere danni somatici sul prodotto del concepimento o danni genetici che si manifestano nel prodotto di concepimento.
Gli effetti sulla prima generazione possono essere dovuti all'azione delle radiazioni sui tessuti embrionali o sugli organi fetali o come conseguenza di danni sulle cellule germinali dei genitori.
Nel primo mese di gravidanza dosi di alcuni decimi di Gy ricevuti sull'embrione possono talvolta provocare l'aborto, questo diviene più probabile per dosi maggiori.
Sul finire del primo mese e fino alla prima parte del terzo mese,una bassa esposizione dell'embrione non è abortiva, ma assai temibile perché lo colpisce mentre sta formando gli organi e gli apparati corporei. Si possono verificare, con probabilità molto alte, varie malformazioni.
Dalla seconda parte del terzo mese e fino al termine della gravidanza,ancora basse esposizioni non provocano né aborti né malformazioni ma sono capaci di indurre effetti tardivi a carattere probabilistico nei primi anni di vita del nascituro.
E' bene evitare gli esami radiologici sull'addome nei primi mesi di gravidanza. E' opportuno evitare tali esami nella seconda quindicina del ciclo mensile delle donne in età fertile, quando cioè l'ovulazione è avvenuta e può essersi instaurata una gravidanza.
I danni di natura genetica compaiono nei discendenti delle persone irradiate sulle gonadi. Il materiale genetico delle cellule riproduttive delle gonadi è formato da cromosomi e di geni. Essi sono presenti in tutte le cellule del corpo, ma solamente quelli delle cellule riproduttive sono trasmesse all'uovo fecondato e quindi passano da una generazione di individui a quella successiva. Quando sono irradiate le cellule riproduttive di un individuo si possono produrre cambiamenti nei geni e nei cromosomi che sono poi trasmessi ai discendenti. Questi cambiamenti sono i seguenti:
-Mutazioni genetiche e/o alterazione nella funzione dei singoli geni;
-Aberrazioni cromosomiche che risultano dalla rottura e riorganizzazione dei cromosomi;
-Variazione del numero dei cromosomi.
Per quel che riguarda le mutazioni genetiche un certo numero di esse compare spontaneamente in ogni generazione, l'azione della radiazione consiste nell'aumento della frequenza di comparsa di mutazioni. Una volta che una mutazione si è realizzata permane nel patrimonio ereditario e passa da generazione in generazione manifestandosi in tutti i discendenti (mutazioni dominanti) o solo in una parte di essi (mutazioni recessive)
Un certo numero di aberrazioni cromosomiche si realizzano spontaneamente provocando malformazioni congenite e varie forme morbose. Un tipo di aberrazione è la traslocazione e scambio di parte tra due cromosomi. Nella traslocazione bilanciata le parti scambiate sono conservate, nella traslocazione non bilanciata una delle parti scambiate è incompleta.
Per dosi non elevate (0,01 Gy) somministrate in un tempo abbastanza lungo a tutti i componenti di una generazione, la frequenza di mutazioni spontanea ha un incremento di circa 1% per 0,01 Gy.
Per informazioni
Dott.Virginia A.Cirolla
Studio Medico Cirolla
Prof.ssa Virginia A.Cirolla
MD,PhD in Experimental And Clinical Research Methodology in Oncology Department of Medical and Surgical Sciences and Translational Medicine "Sapienza" University of Rome
National President A.I.S.M.O. ONLUS
www.studiomedicocirolla.it
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