La gravidanza, un affascinante periodo della vita umana

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La gravidanza, un affascinante periodo della vita umana

30-06-2011 - scritto da buchal

Madre e feto, due persone distinte unite nella più intima delle relazioni fisiche

Durante il periodo della gestazione, il bambino immerso nel sacco amniotico,è come un registratore acceso sul quale viene inciso tutto ciò che la madre compie, pensa e sente in modo consapevole e non.

“Mille sensazioni e sentimenti ti hanno travolta quando hai saputo di aspettare un bambino. L’avventura della nascita inizia così, tra un turbine di stupore, di gioia e di timore……Ma ora rilassati e gustati, giorno per giorno, la più meravigliosa delle esperienze.
“Non sei tu che dai la vita ma è la vita che entra in te, lavora in te e compie la sua opera. Tu devi essere pronta a riceverla, ad accettarla, a collaborare. Pronta a dare tutto di te: il tuo corpo, la tua mente, le tue emozioni; ma anche a ricevere tanto quando entrerai i contatto visivo con il frutto di questa energia e potrai toccare e abbracciare il tuo piccolo.
“Tuo figlio non è una tua proprietà. Tu gli hai permesso di entrare nel mondo e tu lo crescerai con tutto il tuo amore.
“Non solo per lui svolgerai questo lavoro, ma per tutti, poiché tuo figlio è parte integrante di tutto l’universo; e se lo aiuterai a crescere sano e forte nel corpo, libero nella mente e buono nei sentimenti, sarà una nota armoniosa nella grande sinfonia universale”
Francesca Palmegiano
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La vita prima della nascita è un tema affascinante che coinvolge aspetti scientifici, sociali e psicologici che mai fino a qualche anno fa si sarebbero immaginati. Infatti, ora si sa che l’essere umano è la somma delle sue esperienze che cominciano molto presto, già all’interno del grembo materno, influenze che avranno un grande impatto su tutto il resto della sua vita.
Ma da dove pensate che vengano queste influenze? E’ la madre la principale fonte di tutto ciò che il bambino può ricevere durante la sua formazione. Lo diceva già Leonardo da Vinci quando affermava che: “Un desiderio intenso, una paura, una forte emozione che prova la madre, o una grande pena nel suo spirito, hanno più potere sul bambino che sulla madre.”
Durante il periodo della gestazione, il bambino immerso nel sacco amniotico,è come un registratore acceso sul quale viene inciso tutto ciò che la madre compie, pensa e sente in modo consapevole e non. Quindi tutto ciò che riesce a dare alla madre benessere, serenità ed equilibrio andrà sicuramente a vantaggio anche del bambino.
Oggi la scienza ci presenta il bambino prenatale come un piccolo essere intelligente, socievole, bisognoso di affettività e desideroso di dialogo, di attenzioni e di amore, dotato di sorprendenti capacità di apprendimento. Infatti, a partire dal concepimento, tutto ciò che il bambino vivrà, costituirà la base per la costruzione della sua personalità e per la sua apertura verso la vita.
Sei soprattutto tu, madre, che puoi aiutare il bambino a valorizzare tutte le sue doti innate facendogli giungere tutta una serie di stimolazioni che lo aiuteranno nella sua evoluzione sia fisica che psichica, per giungere alla nascita con un ricco bagaglio di esperienze positive.
Per esempio: accarezzando il pancione e parlando dolcemente al bambino gli farai comprendere quanto è desiderato e amato. Inoltre le tue carezze stimoleranno il suo sistema nervoso. Anche cantare al bambino è molto utile, in quanto le dolci melodie che gli farai sentire non serviranno soltanto a dargli il piacere di udire suoni piacevoli, ma le vibrazioni che giungono al suo orecchio – che al quinto mese avrà raggiunto la sua forma definitiva – saliranno al suo cervello non solo per favorirne lo sviluppo ma anche per far nascere in lui l’amore per la musica. Mozart e Vivaldi sono i compositori preferiti, perché molto melodici.
Nelle tue meditazioni o nelle preghiere immaginalo dentro di te nella posizione del loto. Farà bene anche al tuo piccino sentirsi incluso nei tuoi momenti di elevazione spirituale. In ogni momento della giornata, dagli modo di partecipare ai tuoi pensieri e a tutto quello che fai. Se hai un hobby che ti sta a cuore, questo è il momento di coltivarlo: dipingere, suonare uno strumento musicale o praticare qualunque altra attività che a te piace in modo particolare. Anche il papà potrà collaborare in questo senso accarezzando, parlando, cantando…….
Tutto questo creerà nel bambino un vissuto che egli porterà con sé alla nascita e che emergerà negli anni successivi in forma benefica.
Ora, se la prima fase si svolge in maniera positiva, saranno positive anche tutte le fasi successive. Ed è proprio sulla base di questo principio che deve procedere la gravidanza. Sapendo che il bambino in gestazione partecipa a tutto, verrà spontaneo alla madre l’impegno di trasmettere alla sua creatura tutto il meglio possibile in fatto di nutrimento psichico e fisico per farle comprendere con quanto amore è stata accettata e con quanta gioia e con quanto rispetto mamma e papà la seguiranno giorno per giorno, in attesa di poterla stringere fra le loro braccia.
Tutto questo faciliterà la creazione di un forte legame prenatale fra mamma e bambino: condizione fondamentale che crea i presupposti per la salute di entrambi, presupposti che continueranno anche dopo la nascita.
L’amore e la gioia sono due elementi indispensabili per il benessere del bambino. Ma non deve mancare nemmeno il rispetto del lavorio che sta avvenendo dentro di lui se si pensa con quale rapidità e con quanta saggezza si moltiplicano le cellule del suo corpicino per arrivare alla scadenza dei nove mesi con una struttura completa e funzionante. E’ un compito straordinario al quale non si pensa mai, ma che ha del miracoloso.
Per esempio: è straordinario ciò che avviene al momento della fecondazione, cioè dopo che le due piccolissime cellule, l’ovulo e lo spermatozoo, si sono unite. La cellula così ottenuta, che contiene l’informazione genetica proveniente dal padre e dalla madre, produce due cellule figlie che a loro volta si dividono fino a formare una moltitudine di cellule. La cellule figlie non sono però tutte uguali e a mano a mano che si producono, si raggruppano per andare a formare i vari organi. Come per magia, ogni cellula conosce il proprio destino. Alcune si raggruppano per formare il muscolo cardiaco, altre diventano cellule nervose, e così via. Comunque, i codici genetici fanno sì che ogni organo si sviluppi ‘nel modo giusto’. Altre cellule, nel moltiplicarsi, vanno a costituire la placenta e le membrane che formano attorno al feto il sacco amniotico per proteggerlo e isolarlo. La placenta contiene inoltre cellule derivanti dalla madre, quindi quest’organo appartiene sia alla madre che al figlio.
Un altro esempio: consideriamo gli occhi, queste due piccole fessure praticate nel visino del bimbo, dotate di una copertura, la palpebra, per proteggere il bulbo oculare che sta dietro. Questo bulbo compie la funzione di ‘fotografare’ le immagini da mandare attraverso il nervo ottico al cervello, il quale le elabora per dare la possibilità di ‘vedere’ le stesse cose che il bulbo oculare aveva ripreso. Non è questa una cosa stupenda? Subito dopo la nascita, pensate alla meraviglia di questo organo che vi permette di scambiarvi il primo sguardo, di conoscervi, di far nascere in entrambi la gioia di quel primo incontro !
L’aspetto che più colpisce di questo affascinante periodo della vita umana è che madre e feto, sebbene uniti nella più intima delle relazioni fisiche, sono due persone distinte, ognuna con un proprio progetto di vita.
Un altro requisito indispensabile è la serenità, ed è compito del padre, che condivide l’attesa del figlio, creare attorno alla madre un’atmosfera di amore, di sostegno, di protezione e di serenità, per darle la possibilità di vivere la gravidanza nella piena consapevolezza delle sue responsabilità verso il nascituro e di adattare se stessa in tutte le sue manifestazioni alla funzione che sta svolgendo.
Ora non si parla più del legame Madre/Bambino, ma di “bonding” Madre/Padre/Bambino. Infatti, la presenza e il coinvolgimento del padre è di estrema importanza per lo sviluppo del bambino in tutti i sensi. E se anche il padre seguirà consapevolmente tutte le fasi della formazione del figlio, si creerà già in partenza quel legame nella triade Madre/Padre/Bambino che rappresenta per il nuovo essere la prima esperienza d’amore e per la coppia il consolidamento della loro unione.
Per il piccino l’assenza di una relazione affettiva con i genitori equivarrebbe a paura, ed è questa una fonte di molti traumi che emergono nel corso dell’esistenza dell’individuo generando non poca sofferenza.
Quindi, tieni presente che il bambino in gestazione segue tutto ciò che avviene nell’ambiente circostante. Sarà bene che tu, madre, eviti tutto ciò che può risultare per te spiacevole, fastidioso e sgradevole, impedendo così che giungano al bambino le medesime sensazioni che ne potrebbero danneggiare la crescita. In Francia, un tempo, si vietava alle madri persino di andare al circo, per non vivere momenti di tensione o di paura.
Sarà bene, manifestare il tuo amore verso il piccino accarezzando il pancione e accompagnando le carezze con parole affettuose, cantandogli varie volte al giorno delle belle canzoncine, possibilmente sempre le stesse, che il bambino memorizzerà. Dopo la nascita e, nei momenti di agitazione, riudendole e riconoscendole, ritornerà alla calma. Potrai parlargli come se fosse presente. Al mattino, quando vai a fare le provviste, spiegagli tutto quello che prendi: il pane, le verdure, la frutta, lo zucchero. Spiegagli a che cosa servono e fagli sempre osservare i lati positivi di ogni cosa.
In certi casi in cui tu dovessi vivere dei momenti difficili, è bene che spieghi al bambino che lui non è coinvolto in quanto sta accadendo, e che deve continuare tranquillamente a badare alla sua crescita, protetto dall’amore di mamma e papà che lo vogliono sereno. Spiegagli solamente che nella vita non sempre le cose vanno come si vorrebbe, ma che con la buona volontà tutto si appiana. Queste parole lo aiuteranno a formarsi un carattere forte, pronto a tutto ma, al tempo stesso, desideroso di pace.
Anche tu, papà , potrai parlare e giocare col bambino. Potrai fare dei leggeri colpetti in un punto del pancione e ricevere la risposta con dei calcetti. Questo è un gioco molto divertente che, se ripetuto, va fatto in ore gradite a mamma e papà, perché il bambino registra l’ora e, dopo la nascita, puntualmente pretende di giocare.
Tutto questo farà nascere un forte legame nella triade, legame che durerà nel tempo e che sarà alla base di un solido rapporto con i genitori quando il figlio sarà cresciuto. I figli, pur avendo bisogno di crescere liberi, hanno bisogno di un solido punto di riferimento, e questo può essere dato soprattutto da una famiglia amorevole, comprensiva e sempre disponibile
Questo, per la donna che va incontro a una gravidanza, è il momento di essere consapevole del suo straordinario potenziale che le dà la capacità di gestire un compito così grande: quello di donare alla famiglia, alla società e al mondo intero un individuo sano di corpo e di mente, capace di portare con sé unicamente principi sani e costruttivi, per migliorare la qualità della vita di tutte le future generazioni.
PS – Per chi volesse saperne di più si consiglia la lettura del libro: “Un tempo per nascere” -
Autore : Peter.W.Nathanielsz – Editore: Bollati Boringhieri


Bianca Buchal

Profilo del medico - buchal

Nome:
BIANCA BUCHAL
Professione:
Altro Operatore Sanitario
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