I cibi che riducono il rischio di infarto

Facebook Twitter Google Pinterest YouTube

I cibi che riducono il rischio di infarto

21-05-2015 - scritto da Roberta Madonna

Come limitare le probabilità di incorrere in patologie coronariche grazie all'alimentazione.

I vegetali: la prima e più potente arma di protezione dal rischio di infarto.

I cibi che riducono il rischio di infarto

E’ possibile limitare le probabilità di incorrere in patologie coronariche, riuscendo a contenere i valori dei grassi nel sangue e della pressione arteriosa, nonché i livelli glicemici (specie in caso di diabete), rinunciando al contempo al fumo di sigaretta e svolgendo un regolare esercizio fisico.

 

La dieta ideale dovrebbe essere:

  • ricca di alimenti di origine vegetale​

I vegetali grazie al loro apporto di fibre, minerali e vitamine (tra cui zinco, magnesio, potassio, vitamina E, betacarotene, vitamina C, B6, B9, B12), di antiossidanti e numerosi altri fitonutrienti, rappresentano, difatti, la prima e più potente arma di protezione dal rischio di infarto.

 

In particolare, emergono per l’alto pregio nutrizionale e per l’elevato potenziale antinfarto:

  • gli oli “estratti a freddo”: sia gli acidi grassi monoinsaturi propri dell’olio extra vergine d’oliva (acido oleico), sia gli acidi grassi polinsaturi (omega-6 ed omega-3) dell’olio di lino ed altri semi (sesamo, soia, vinacciolo, mais, girasole, germe di grano, canapa o arachide), uniti all’ottimale apporto di tocoferoli, aiutano a ridurre la frazione plasmatica del colesterolo “cattivo” o LDL
  • i broccoli e i cavoli: questi vegetali, grazie al loro tenore di acido folico ed altre vitamine del gruppo B, di carotenoidi e di vitamina C, di sali minerali (calcio, magnesio, ferro, fosforo, potassio), fibra alimentare e svariati fitocomposti (isotiocianati ed indoli) dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, favoriscono il controllo dei livelli di omocisteina, dei glucidi e dei lipidi nell’organismo, agendo da scudo nei confronti di possibili danni cardiovascolari
  • i pomodori, i peperoni, la zucca e le carote: come tutti i vegetali nelle tonalità rosso-arancio e giallo-arancio, sono ricchi di carotenoidi, licopene, luteina, betacarotene, nonché di flavonoidi e vitamina C, tutti preziosi antiflogistici naturali e antiossidanti, validi alleati contro i danni alle arterie causati dallo stress ossidativo​
  • la frutta secca e i semi oleosi: sorgenti pregiate di zinco, magnesio, vitamina E (tocoferoli), fitosteroli ed acidi grassi omega-6 ed omega-3, nelle opportune quantità, vantano azione antipertensiva, antinfiammatoria, antiaritmica ed antitrombotica​
  • i frutti rossi e le bacche: ciliegie, fragole, lamponi, ribes, mirtilli, more ed uva, grazie al loro apporto di antocianine, fenoli (resveratrolo), vitamina C e caroteni, aiutano a difendere efficientemente i tessuti, inclusi quelli delle arterie, dai danni indotti dai radicali liberi ed a contrastare il rilascio dei mediatori di infiammazione (citochine pro-infiammatorie)​
  • l’aglio e la cipolla: forniscono diverse vitamine, in particolare, retinolo, vitamine del gruppo B, vitamina C. In più, i composti solforati (allicina) in essi contenuti, sembrano in grado di agevolare la fluidificazione del sangue, rendendo meno probabile la formazione di coaguli, maggiori responsabili dell’insorgenza di infarto ed ictus. Tenendo bassi il tasso dei lipidi plasmatici (a partire dal colesterolo LDL), contribuiscono, inoltre, alla pulizia delle arterie
  • i legumi: piselli, fave, ceci, fagioli, cicerchie, lenticchie, soia e lupini operano un notevole decremento dell'assorbimento intestinale dei lipidi e migliorano il rapporto tra colesterolo HDL ed LDL; questo accade grazie all'azione chelante delle saponine (o glicosidi saponinici) e della lecitina (steroide vegetale), sia sulle molecole esogene che su quelle endogene di colesterolo, escrete poi a livello enterico per mezzo della bile. Così, il consumo regolare di legumi è particolarmente indicato nel controllo glicemico, nella prevenzione e nella cura delle dislipidemie
  • infine, un valido supporto proviene anche dal consumo di pesci grassi e pesce azzurro (salmone, alici, sgombro, trota, aringa), ricchi di acidi grassi pregiati, del tipo omega-3 che, oltre a moderare il tenore del colesterolo LDL, aumentano la quota HDL e limitano, così, il conseguente pericolo di intasamento dei vasi arteriosi, contribuendo a scongiurare infarto cardiaco ed ictus.


A cura di Roberta Madonna, Biologo Nutrizionista Specialista in Biochimica Clinica, dal 2008 si occupa di Nutrizione Umana Fisiopatologica, Dietetica Clinica, Nutrizione Sportiva ed Educazione Alimentare.
Profilo Linkedin di Roberta Madonna
 

ForumSalute
ForumSalute su Facebook
ForumSalute su Twitter
ForumSalute su Google+

 

ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.

Profilo del medico - Roberta Madonna

Nome:
Roberta Madonna
Comune:
Santa Maria Capua Vetere
Telefono:
3409514668
Occupazione:
Biologo Nutrizionista Specialista in Biochimica Clinica
Contatti/Profili social:
email sito web


Articoli che potrebbero interessarti

Forumsalute.it © UpValue srl Tutti i diritti riservati.
C.F., P. IVA e Iscr. Reg. Imprese Milano n. 04587830961   |  Privacy   |  Cookie   |  Chi Siamo