Osteoporosi: un appello agli uomini
L'osteoporosi è una malattia in preoccupante aumento anche tra gli uomini. Ma la prevenzione può fare la differenza. Ecco i consigli al maschile.
La prevenzione dell'osteoporosi a tavola: 10 idee per aggiungere calcio alla tua dieta.
Attenzione uomini: l’osteoporosi è una malattia delle ossa che ne provoca l’indebolimento e l’assottigliamento, fino a renderle porose e fragili come vetro, tanto che basta un minimo trauma per provocarne la rottura. Perché questo avviso dedicato all’universo maschile? Perché purtroppo troppo spesso si pone l’accento sui rischi che le donne corrono di andare incontro all’osteoporosi dopo la menopausa, ma meno, molto meno si sottolinea il fatto che questa malattia non abbia in realtà un genere d’elezione.
L’osteoporosi è ormai una delle patologie più comuni tra gli italiani (con ben 5 milioni di casi diagnosticati) e anche una di quelle in costante aumento. I motivi? L’aumento dell’età media della popolazione, ma anche la moda delle diete sbilanciate, l'eccessivo consumo di prodotti integrali, di caffè, tè e alcolici, l'eccesso di sale e i bassi consumi di prodotti lattiero-caseari.
L'OSTEOPOROSI NEGLI UOMINI
L’osteoporosi colpisce anche il sesso maschile, magari con qualche anno di ritardo rispetto alla media femminile, ma colpisce. E colpisce duro. Purtroppo i dati statistici ci dicono che un uomo anziano che si rompa un femore a causa dell’osteoporosi, rispetto ad una donna della stessa età, avrà più difficoltà a riprendersi, pertanto saranno maggiori le probabilità che da tale trauma ne derivi un’invalidità permanente.
Inoltre, negli ultraottantenni, è molto alta la mortalità ad un anno dalla frattura, soprattutto se questa interessa il femore o l’anca. Eppure… difficilmente un uomo è portato a prendersi cura della salute delle proprie ossa, con gli strumenti consigliati in questi casi: dieta, ginnastica, astensione del fumo, prudenza… Semplici regole di buon senso che le donne sembrano essere più propense a seguire, soprattutto perché consigliate in tal senso dal medico in prossimità della menopausa, l’età critica, in cui la privazione dell’ombrello ormonale protettivo produce effetti sulla robustezza delle ossa.
I FATTORI DI RISCHIO PER L'OSTEOPOROSI MASCHILE
Negli uomini gli ormoni svolgono un ruolo decisamente secondario, ma altri fattori incidono moltissimo nell’aumentare il rischio di osteoporosi. Fattori del tutto sottovalutati, come:
- Traumi, microtraumi, incidenti
- Malattie come la celiachia
- Bronchite cronica, diffusa prevalentemente tra i tabagisti di lunga data
- Malattie reumatiche croniche, tra cui artrosi
- Pregressi eventi cardiaci
- Fumo
- Abuso di alcol
- Assunzione prolungata di farmaci anti reflusso e anti gastrite
- Cure per la prostata
- Assunzione di antidepressivi a lungo termine
- Assunzione di cortisonici per lunghi cicli
- Lavori usuranti
- Sovrappeso e sindrome metabolica o, al contrario, essere sottopeso
- E poi il fattore principale: l’invecchiamento!
Il problema è spesso di tipo comunicativo: nessuno avverte adeguatamente gli uomini del rischio che corrono le loro ossa di demineralizzarsi e diventare spugnose, e quindi, dal momento che manca tale consapevolezza, è facile che arrivi la frattura anche dopo un minimo trauma. Accompagnare i pazienti uomini in un percorso di prevenzione volto a conservare quanto più a lungo possibile l’integrità delle ossa, è pertanto un compito che la medicina del presente e del futuro si deve porre. Come?
PREVENZIONE DELL'OSTEOPOROSI NELL'UOMO
Innanzitutto è opportuno consigliare agli over 65 di sottoporsi alla MOC (l’esame che misura la densità ossea), e farlo anche prima se esistono altri fattori di rischio. Poi sottoporsi a controlli ematici regolari, soprattutto dopo la mezza età, dei livelli di calcio e vitamina D. Infine, apportare delle modifiche al proprio stile di vita che includano controllo del peso, stop alle cattive abitudini come fumo, sedentarietà ed eccesso di alcol, ma soprattutto alimentazione corretta: in cui cioè siano presenti adeguati livelli di minerali e vitamine utili alla salute delle ossa. In primis il calcio, minerale anti osteoporosi per eccellenza, contenuto in grandi quantità nel latte e nei latticini (e anche in alimenti vegetali, ma si tratta di un calcio dalla minore biodisponibilità, meno facile da assimilare rispetto a quello presente nei prodotti lattiero-caseari).
10 IDEE PER PORTARE PIU' CALCIO IN TAVOLA
Ma come inserire i latticini in una corretta alimentazione e rispettare le 3 porzioni giornaliere di latte o yogurt e le 3 porzioni settimanali di formaggi suggerite dalle Linee guida per una sana alimentazione italiana? Oltre alle modalità classiche di consumo (come fare colazione con latte o yogurt, scegliere come snack un bicchiere di latte o uno yogurt da bere, pranzare con un piatto di formaggi) Assolatte propone 10 idee davvero easy per aggiungere calcio alla tua dieta tutti i giorni. Eccole qui!
1. Mettere 125 ml di latte nel frullato di frutta fresca → 150 mg di calcio
2. Condire la pasta con 2 cucchia di robiola → 176 mg di calcio
3. Accompagnare la bistecca con 3 cucchiai di salsa allo yogurt → 85 mg di calcio
4. Farcire il panino al prosciutto crudo con 60 g di formaggio spalmabile → 66 mg di calcio
5. Spolverare 1 cucchiaio di grana sulla pasta → 117 mg di calcio
6. Aggiungere 1 vasetto di yogurt all’insalata di frutti di bosco → 120 mg di calcio
7. Completare l’insalata di pomodori con 30 g di mozzarella a dadini → 105 mg di calcio
8. Insaporire le verdure alla griglia con 30 g di scamorza a fettine → 154 mg di calcio
9. Gustare l’aperitivo con un bocconcino da 30 g di pecorino → 182 mg di calcio
10. Arricchire l’insalata di riso con 30 g di provolone → 216 mg di calcio
Fonte infografica: lattendibile.it
Per approfondimenti:
Il latte vaccino: un alimento da rivalutare
Fonti:
Assolatte (Associazione Italiana Lattiero Casearia)
Categorie correlate:
Dieta, Alimentazione e Integrazione Nutrizionale
Malattie, cure, ricerca medica
A cura di Paola Perria (Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere) e Viviana Vischi (Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico).
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ATTENZIONE: le informazioni che ti proponiamo nei nostri articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.