Carboidrati vs amidi: quali gonfiano di più?

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Carboidrati vs amidi: quali gonfiano di più?

14-03-2018 - scritto da Paola Perria

Scopri le differenze tra amidi e carboidrati e come consumarli al meglio per evitare fastidiosi gonfiori addominali.

6 motivi per cui gli amidi possono causare problemi di pancia gonfia, e come ovviarli.

 

Pancia gonfia, digestione lenta, tendenza a ingrassare e a trattenere i liquidi? Forse è colpa degli amidi. Probabilmente sai quali cibi contengono queste sostanze: il riso, le patate, la farina di frumento, le castagne, le banane, i legumi ecc. Come tutti, anche tu consumi alimenti amidacei ogni giorno, e non è sbagliato. Ma attenzione: troppi amidi mal combinati possono essere un problema per il tuo apparato digerente.

 

E ora veniamo ai carboidrati, malvisti per il loro presunto effetto “ingrassante” ma in realtà fondamentali per la salute tanto che, di recente, molti nutrizionisti, preoccupati per la tendenza ad eliminare questi importanti macronutrienti dall’alimentazione quotidiana, stanno cercando di riabilitarli.

 

AMIDI E CARBOIDRATI SONO LA STESSA COSA?

La domanda sorge spontanea. E la risposta è non esattamente. I carboidrati sono una grande famiglia di sostanze nutritive fatte di zuccheri che, una volta ingerite, permettono di immagazzinare energia. Sono quindi indispensabili per la salute e il benessere. Senza carboidrati non saresti in grado di svolgere nessuna delle normali attività di ogni giorno, mentali o fisiche che siano. Gli amidi sono un tipo di carboidrato, definito complesso, e prima di capire cosa questo significhi chiariamo subito alcuni punti:

  • Gli amidi sono carboidrati privi di acqua (es. il pane o le patate)
  • Tutti gli amidi sono carboidrati ma non tutti i carboidrati sono amidi
  • La frutta non è un cibo amidaceo, ad eccezione delle banane, perché è ricca di acqua, ma è senza dubbio un tipo di carboidrato
  • Più acqua contiene un alimento, più sarà facile digerirlo
  • Alcuni amidi sono FODMAP (oligosaccaridi, disaccaridi e monosaccaridi fermentabili e polioli) e quindi possono risultare problematici per chi soffre di intestino irritabile. Essi sono i legumi, la farina di frumento e i suoi derivati

 

Queste semplici informazioni possono già esserti utili, tienile a mente! Ma torniamo ai nostri amidi.

 


 

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COME SI DIGERISCONO GLI AMIDI?

Un carboidrato complesso ha come caratteristica quella di necessitare di più operazioni a livello metabolico per essere completamente digerito e assimilato. Questa, di per sé, non è una cosa negativa, perché significa che, a differenza dei carboidrati semplici, il tipo di energia che garantiscono è a lungo termine. Inoltre, più un alimento è lungo da digerire, più lunga sarà la sensazione di sazietà che fornirà. Quindi, un bel piatto di riso ti sazierà più di una fetta di torta.

 

Gli amidi sono fatti di catene di polisaccaridi, zuccheri che per essere assimilati devono essere scomposti in monosaccaridi. Tanto per capirci, gli zuccheri semplici, come quelli della frutta, sono già in partenza monosaccaridi, ecco perché si digeriscono in un baleno. Il processo per i carboidrati complessi comincia nella bocca prima ancora di arrivare allo stomaco. Tanto per capirci, se mangi una fettina di carne, inizi a digerirla a livello gastrico, mentre in bocca puoi solo “ammorbidirla”. Il viaggio di una patata, invece, comincia dalla bocca e prosegue fino a stomaco e intestino tenue, dove finalmente tutte le molecole della sua lunga catena vengono smontate e acquisite dal corpo. Un processo non rapido, ma neppure particolarmente complicato, a meno che tu non soffra di meteorismo.

COME CONSUMARE GLI AMIDI SE SOFFRI DI METEORISMO?

Se tendi al gonfiore addominale e alla costipazione, attenzione a quello che stiamo per dirti: consuma con moderazione gli amidi, e soprattutto fai attenzione a come li combini. Ecco infatti 6 motivi per cui gli amidi possono essere meteorici:

1) Provocano ritenzione idrica. Essendo privi di acqua, durante il processo metabolico la acquisiscono dai fluidi del corpo, provocando una fisiologica tendenza ad accumulare liquidi per compensazione.

 

​2) Amidi farinacei (soprattutto quelli dei cibi bianchi raffinati a base di farina 00), quando arrivano nell’intestino tenue per l’ultima parte della digestione producono gas.  

 

3) Gli amidi vengono digeriti in ambiente alcalino a livello gastrico. Questo di per sé non costituisce un problema, a meno che non li consumi in combinazione con le proteine. Un esempio? La classica bistecca con le patate fritte, o lo spezzatino con i piselli. Poiché le proteine iniziano il loro processo di scissione in elementi più semplici direttamente nello stomaco, al contrario degli amidi necessitano di un ambiente acido. Se ingerisci insieme questi due macronutrienti, nel tuo stomaco non si creerà un ambiente sufficientemente acido per il metabolismo delle proteine, ma nemmeno sufficientemente basico per il metabolismo degli amidi. Conseguenza? Digestione rallentata, con processi fermentativi che causano formazione di gas.

 

4) Consumare grandi quantità di amidi o amidi di origine diversa in un pasto crea problemi di digestione, in particolar modo se mangi frettolosamente e tendi a masticare poco il cibo. Dal momento che, come abbiamo visto, la digestione di questi carboidrati complessi inizia in bocca, se affretti questa fase costringerai stomaco e intestino tenue a fare un super lavoro con conseguente rallentamento del transito e formazione di gas fermentativi. Più un cibo permane nel tubo digerente, più sarà meteorico.

 

5) Gli amidi “industriali” dei prodotti confezionati che comunemente consumi sono tra i cibi più gasogeni che esistano. Qualche esempio? I panini in busta, le patatine fritte, la pizza, i legumi in barattolo… Infatti in essi si trovano anche conservanti, esaltatori di sapidità e agenti lievitanti che possono accentuare la tendenza di questi cibi a provocare fermentazione e gonfiore.

 

6) Oltre alla combinazione con le proteine, gli amidi tendono a diventare meteorici e farti gonfiare come un pallone anche in associazione con grassi, alimenti acidi, come certi tipi di frutta, e con i latticini.

 

 

Ecco allora 4 consigli finali per consumare al meglio gli amidi:

  • Mangia un solo cibo amidaceo per pasto
  • Combina amidi e verdure, è il modo più sano per consumarli
  • Quando mangi cibi amidacei, ricorda di bere a sufficienza per evitare il pericolo della ritenzione idrica
  • Mastica molto bene i cibi amidacei, prima di inghiottirli


A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
Profilo Linkedin di Paola Perria
 

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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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