Le cure rivitalizzanti e disintossicanti in inverno
Minestrone, verdure e cavoli: cure rivitalizzanti e ricette ideali per affrontare al meglio i rigori dell'inverno
In inverno? Meglio una cura rivitalizzante che una dieta! E largo alla vitamina C da agrumi e cavoli
Quando inizia l’inverno la terra si riposa e noi guadagneremo in vitalità se cominciamo a comportarci come lei. E’ una stagione nella quale è importante economizzare le energie per far fruttare questo periodo alchemico riflettendo e meditando. L’inverno è infatti il periodo più indicato per effettuare in dolcezza una cura rivitalizzante interiore che ci permette di affrontare bene i morsi del freddo. Si può approfittare anche per aumentare la durata del sonno che in questo periodo è il miglior trattamento contro la fatica. Visto che l’inverno è il periodo dell’anno che ha le notti più lunghe non ci costerà niente guadagnare qualcosa coricandoci prima perché tanto, purtroppo, il risveglio sarà comunque uguale. La fatica nervosa sarà minore e il recupero più sostanzioso, il risveglio sarà poi più tonico nonostante freddo, nebbia e gelo.
L’inverno è un periodo dell’anno durante il quale gli eccessi sono meno ben accetti dall’organismo che deve fornire già uno sforzo grande per combattere l’abbassamento della temperatura. Per aiutarlo in questa lotta l’ideale è ritrovare la bella abitudine delle zuppe il cui solo odore è sufficiente già a farci diemnticare il freddo. Il corpo sarà tutto ringalluzzito dal ricevere un aiuto così prezioso.
L’inverno poi non è un periodo per praticare regimi di lunga durata, né per cominciare una dieta per le persone che hanno chili di troppo, ma sarà un momento di mini-cure da rifare più volte o di mono diete con principi rivitalizzanti. Il mio consiglio è quello di consacrare un weekend ogni tanto a questa pratica e, anche se l’impressione di non mangiare niente o di non mangiare abbastanza si farà sentire, potremo ripartire il lunedì con un buon piede, con uno stato di saggezza dietetica raddoppiato da un guadagno in energia.
In inverno è consigliabile mantenere l’acquisito, si tratta quindi di preservare e consolidare, e aggiungere all’alimentazione qualche integratore destinato a rinforzare le buone soluzioni apprese durante il periodo autunnale per evitare una demineralizzazione la primavera successiva. A questo proposito vi consiglio una serie di cure a base di:
- vitamine A ed E: una compressa al dì per 30 giorni
- olio di germe di grano: 2 al dì per una settimana, da alternare con due al dì di olio di carote, ripetere per 3 o 4 settimane
- olio di fegato di merluzzo: 1 al mattino nel mese di dicembre per evitare problemi circolatori da freddo ai piedi
- vitamina C: tutti i giorni a grandi dosi per le difese immunitarie
E adesso entriamo nel dettaglio di una vera e propria cura rivitalizzante
Questo regime da effettuarsi all’inizio di dicembre prima dell’arrivo del freddo più intenso ci permetterà di tonificare gli intestini per permettere loro al meglio di effettuare la loro funzione assimilativa e lottare contro le infezioni che sono più frequenti in questo periodo dell’anno. Questa cura dura 3 giorni e si compone di:
1° giorno
- Al risveglio un grande bicchiere di succo di mela e una mela
- Alle 10 un bicchierone di succo di frutta fresca scegliendo tra pompelmo arance pere o mele, usando comunque un solo frutto per volta e allungando con acqua minerale
- A pranzo un bicchierone di succo di carote e una una terrina o un gran piatto di minestrone (vedi ricetta)
- Alle 16 un bicchierone di succo di frutta, meglio scegliere tra mela o pera
- A cena una terrina di minestrone
- Prima di coricarsi una tisana di fiori d’arancio,tiglio e lavanda
2° giorno
- Al risveglio un bicchierone di succo di pera e una pera
- Alle 10 un bicchierone di succo scegliendo tra arancio, pompelmo, mela e pera, con un po’ di acqua minerale
- A pranzo un bicchierone succo di barbabietola e una terrina di minestrone
- Alle 16 un bicchierone di succo di mela
- A cena una terrina di minestrone
- Prima di coricarsi una tisana di fiori di arancia, tiglio e lavanda
3° giorno
- Al risveglio un bicchierone di succo di arancia e una arancia
- Alle10 un bicchierone di succo di mela o pera
- A pranzo un bicchierone di succo di carote e una terrina di minestrone
- Alle 16 un bicchierone di succo di mela o pera
- A cena una terrina di minestrone
- Prima di coricarsi una tazza di tisana di fiori d’arancio, lavanda e tiglio
Durante il tempo tra i pasti bere un litro di “bevanda di lunga vita” (vedi ricetta) senza aggiunta di zucchero
Le ricette per le piatanze della cura rivitalizzante
Minestrone
Per 2 terrine: mezzo litro di acqua Lauretana, 2 grandi carote, 1 rapa, 2 piccoli porri,1 grossa cipolla con inseriti due chiodi di garofano, 3 spicchi di aglio, 1 manciata di sedano, 1 piccolo pezzo di zucca.
Pulire e tagliare tutte le verdure a piccoli pezzi e cuocerle dolcemente, senza far bollire, per 15 min. Passare al mixer, deve avere la consistenza di una vellutata, e a ogni piatto aggiungere un cucchiaio di prezzemolo fresco e di foglie di sedano tritate.
Bevanda di lunga vita
Fare un mix in parti uguali di 2 scorze di cannella, di radice di liquirizia, di menta, di caprifoglio e crisantemo cinese (You Hua); prendere una manciata di questo miscuglio per ogni tazza di acqua e lasciare bollire a fuoco dolce per 5 min.
Con l’arrivo dell’inverno la questione della ricerca dellavitamina Csi pone ancora più acutamente che nelle altre stagioni. Le cure di vitamine C sono utili a condizione che siano ricavate da alimenti naturali che derivino dal loro contesto biologico. Lo sappiamo già che gli agrumi hanno la reputazione di portatori grandiosi di vitamina C ma anche il cavolo è un alimento che ha una delle concentrazioni più grandi in vitamina C.
Alcune persone lo tacciano di essere indigesto, ma molto spesso questo deriva dall’uso di fertilizzanti e concimi chimici che tassano il sistema digestivo, basta quindi scegliere i cavoli da coltivazioni biologiche per beneficiare al massimo delle loro proprietà. Altra cosa da sapere dei cavoli è che non devono essere lavati con troppa acqua corrente e che accettano ancora meno di restare nella loro acqua di lavaggio. E’ a crudo che rivelano al meglio le loro doti, la cottura fa loro perdere una gran parte dei loro componenti e spesso li rende indigesti.
Ci sono degli accorgimenti da ricordare usandoli a crudo:
- evitare di condirli con condimenti acidi tipo aceto o limone
- se si soffre di problemi intestinali è meglio cominciare a mangiarne pochi per volta, bastano anche 2 bicchieri al dì di succo all’inizio del pranzo e della cena, per poi iniziare col tempo anche col cavolo a crudo, questo perché la potente azione rigeneratrice a livello delle mucose intestinali può provocare all’inizio della cura un aggravamento della sintomatologia
La cura del cavolo
Questa cura ha una durata di 15 giorni e si attua:
- bevendo all’inizio del pasto di mezzogiorno e della sera un bichiere di succo di cavolo solo o mischiato con carote o barbabietola
- cominciando il pasto con una “insalata croccante” (vedi ricetta) composta da varie varietà di cavolo
Le ricette per le piatanze della cura del cavolo
Insalata croccante
Tagliare a lamelle sottili del cavolo verde, bianco e rosso. Per condire fare una salsa con un melange in parti uguali di olio di oliva, olio di girasole e un mix di mezzo cucchiaio da caffè di cumino e mezzo di salsa di soia.
Dott.ssa Laura Moroni
Medico chirurgo-agopuntrice
www.lauramoroni.com
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